Coronavirus: novità per la Fase 2 (sicurezza sul lavoro)

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Coronavirus contratto al lavoro? Quali responsabilità per il Datore di Lavoro?

Il 20 maggio è uscita una circolare di chiarimento con la quale l’INAIL precisa che dagli accertamenti medico-legali sui casi d’infezione, non potranno essere dedotte responsabilità dirette dell’impresa che ha applicato tutti i nuovi protocolli di sicurezza in integrazione a quanto già previsto dal D.lgs. n.81/2008 e smi.Inoltre viene stabilito che:

  • Per accertata infezione da Coronavirus in occasione di lavoro, l’istituto assicura al lavoratore la tutela prevista dalla legge in caso d’infortunio sul lavoro;
  • Che le prestazioni e le tutele dell’INAIL sono erogate anche per il periodo di quarantena o di permanenza domiciliare fiduciaria dell’infortunato con la conseguente astensione dal lavoro;
  • Che gli oneri dei predetti eventi infortunistici sono posti a carico dell’INAIL e non gravano invece sulla posizione assicurativa del singolo datore di lavoro (ovvero non opera il meccanismo del c.d. bonus-malus).

La circolare di oggi chiarisce inoltre che l’assenza di una comprovata violazione, da parte del D.L., ossia delle misure di contenimento del rischio di contagio di cui ai protocolli o alle linee guida (vedi art.1, comma 14, del D.L. n.33/2020) sarebbe difficile da ipotizzare e dimostrare la colpa del D.L.

IL MEDICO COMPETENTE IN AZIENDA

Sulla scorta del Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del Coronavirus negli ambienti di lavoro, il Ministero della salute ha emanato una circolare contenete indicazioni operative relative alle attività del medico competente,. Si pone inati particolare attenzione su questa figura nella fase di riapertura delle attività produttive e lavorative in genere sospese in corso di pandemia da SARS-COV.

Se, infatti, il ruolo del medico competente risulta di primo piano nella tutela della salute e sicurezza sul lavoro nell’ordinarietà dello svolgimento delle attività lavorative, esso si amplifica nell’attuale momento di emergenza pandemica, periodo durante il quale egli va a confermare il proprio ruolo di “consulente globale” del datore di lavoro.

Ciò ne consegue che la figura del M.C. ha un ruolo di notevole importanza nelle pratiche aziendali da mettere in atto in questo periodo. Revisione del DVR, protocollo aziendale di gestione del Coronavirus, Comitato COVID-19, etc.

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