#MOTIVATION E WELFARE AZIENDALE

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C’è bisogno di Welfare e ce n’è bisogno in ogni contesto lavorativo.
Con un sistema strutturato, pensato per soddisfare bisogni ed esigenze specifiche della persona, sarebbero tanti i benefici che ne conseguirebbero, per il dipendente e per l’azienda stessa.

E pare che le strade del welfare d’impresa si moltiplichino sempre più, contribuendo a soddisfare entrambe le parti: datori di lavoro e dipendenti, come a dire che da entrambe le parti siamo persone.

Ma da dove partire?
Dalla motivazione, ossia da quella spinta che porta l’individuo ad impegnarsi in modo costante nel proprio lavoro per raggiungere determinati scopi e produrre, di conseguenza, effetti positivi sia per sé che per l’organizzazione.
La motivazione è direttamente proporzionale al benessere organizzativo.

Le organizzazioni più lungimiranti comprendono che l’adozione di buone pratiche normative e comportamentali e di particolari stili di convivenza aiutano a creare benessere e influiscono direttamente sullo stato di “salute” del lavoratore e, di riflesso, dell’intero sistema aziendale.

Laddove si innescano condizioni favorevoli al benessere organizzativo, le persone lavorano divertendosi, si sentono efficaci, migliorano la propria autostima e si rendono facilmente disponibili ad accettare nuove sfide.

È da questa consapevolezza che noi consulenti partiamo per studiare e valutare non solo i rischi fisici, legati alla sicurezza lavorativa, ma anche quelli psicosociali, legati al clima organizzativo e agli stili di convivenza sociale.

Sappiamo bene che uno scarso benessere organizzativo porta a:
– diminuzione della produttività,
– ridotta disponibilità al cambiamento,
– rischio di assenteismo,
– scarsa motivazione,
– disimpegno??…

tutti indicatori di situazioni di disagio.

Ma allora come contribuire ad invertire la rotta ?
Creando le condizioni affinché le persone :
– abbiano le competenze necessarie per affrontare mansioni e ruoli che assegniamo loro,
– si sentano considerate ed ascoltate, sia per quanto riguarda i loro bisogni, sia per le iniziative,
– conoscano gli obiettivi e sentano di contribuire al successo dell’organizzazione per cui lavorano,?- si sentano rispettate, nei loro princìpi e nelle loro scelte personali,
– respirino valori organizzativi condivisi.
Di contro alla vecchia cultura aziendale, che preferiva il controllo, la superiorità e la diffidenza, è necessario creare oggi queste condizioni: del resto la maggior parte degli individui trascorre molto tempo nell’organizzazione per cui lavora e vi investe energie ed emozioni.

Per realizzare il cambiamento nell’ambito di un’organizzazione è indispensabile partire da un’indagine sul clima organizzativo, utile sia per verificare le condizioni socio-psicologiche dell’ambiente di lavoro, sia per rilevare le eventuali aree di criticità e poter, successivamente, programmare interventi mirati alla trasformazione positiva.

fonte utile: http://www.performat.it/pubblicazioni-articoli/il-benessere-per-le-organizzazioni/

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