Rischio nella ISO9001 parte prima

Il “Rischio” nella ISO 9001:2015. Prima parte

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E’ giunto il momento di dedicarci alle novità che saranno presenti nella nuova edizione della ISO 9001 che, stando alla timeline ISO, sarà pubblicata nel mese di settembre 2015.

Uno dei cambiamenti fondamentali è rappresentato dalla richiesta di attivare un approccio sistematico alla gestione del rischio, indice che il Risk Management sarà un tema pervasivo dei Sistemi di Gestione aziendali, piuttosto che un singolo requisito della norma.

Adottando questo tipo di approccio l’azienda/organizzazione da meramente reattiva, diventa proattiva: una dimensione nettamente diversa e di livello più elevato nella gestione, che risulta diretta alla prevenzione (o riduzione) automatica degli effetti indesiderati, innescando così il vero il miglioramento continuo.
In altre parole: le azioni preventive risultano automatiche se il SG è fondato sul “Risk-based-thinking” (pensare basandosi sul rischio di ciò che si sta per fare).
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Cosa significa pensare basandosi sul rischio?

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Il pensiero basato sul rischio è un processo che tutti gli esseri umani fanno in automatico e che i “cuccioli” imparano dagli adulti.
Ad esempio: se voglio attraversare la strada, prima di farlo, valuto la quantità di traffico in corso per evitare di essere investito.

Nella ISO 9001 il concetto di Risk-based-thinking c’è sempre stato (vedi azioni preventive, ciclo di miglioramento PDCA, ecc.): la prossima revisione lo pone al centro, quale pilastro portante del SG aziendale.

Inoltre il termine “Rischio”, solitamente inteso con l’accezione negativa di minaccia, viene ridefinito anche come opportunità (risvolto positivo del rischio).
Ad esempio: nell’attraversare una strada posso farlo direttamente o tramite una passerella pedonale: nel primo scenario raggiungo l’altro lato in fretta (opportunità), ma aumento la probabilità di essere investito (minaccia); nel secondo scenario impiego un tempo maggiore per arrivare dall’altro lato della strada (minaccia di arrivare tardi), ma riduco al minimo la probabilità di subire un incidente (opportunità).

Minacce ed opportunità non sono tali in assoluto, ma sono sempre da mettere in relazione agli obiettivi che ci prefiggiamo (nell’esempio: vogliamo evitare ritardi o incidenti?), collegati alle finalità di azione.

Fonte: ISO/TC 176/SC2 Doc. 1222, July 2014

Nella seconda parte vedremo nello specifico come orientarsi a livello pratico per attuare il Risk-based-thinking.

A presto!

 

 

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