BENVENUTI NELLA RIVOLUZIONE DIGITALE

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Digitale uguale tecnologico? Non solo. Parlare di trasformazione digitale nelle aziende significa parlare anche di organizzazione, strategie, modelli di business e… risorse umane. Perché la trasformazione parte proprio da loro, dalle persone e dalle loro competenze, sulle quali far leva per apportare benefici e diminuire le criticità dell’organizzazione aziendale, all’interno di un sistema in “rivoluzione” o, meglio, in evoluzione: l’industria 4.0.

Ma cosa significa 4.0?
Industria 4.0 significa introduzione nelle organizzazioni di nuove tecnologie che aiutino a:
– migliorare le condizioni di lavoro
– aumentare la produttività
– aumentare la garanzia del livello qualitativo di prodotti e servizi.

Per introdurre efficacemente la rivoluzione digitale 4.0 sarebbe necessario preparare prima il terreno, ossia adeguare la cultura aziendale. Perché il successo dell’avvio di nuove tecnologie in un’impresa è tale solo se il substrato culturale è pre-disposto al cambiamento.

Per questo il lavoro del management e della direzione HR in particolare è necessario ed essenziale.
Eppure sono proprio queste figure chiave che mancano nelle PMI, o che non sono adeguatamente preparate per guidare verso il cambiamento. È a loro che si rivolge con particolare attenzione la nostra proposta di consulenza, consapevoli di quanto i loro ruoli siano ora più che mai determinanti e strategici in questo processo di trasformazione.

La rivoluzione digitale rivaluta la persona in quanto tale, perché mette l’accento sulle “relazioni umane”, che funzionano solo se si coltivano competenze particolari, chiamate life skills, competenze di vita, tradotto letteralmente; attitudini personali, se vogliamo essere completi e corretti.
E anche su questo punto si incontrano resistenze: se i percorsi di acquisizione delle competenze tecniche sono, infatti, ormai formalizzati, la situazione è diversa per le life skills. Oltre all’idea che queste competenze siano accessorie, c’è anche la presunzione che si tratti di abilità innate, quando invece si possono acquisire ed allenare.

Questa nuova rivoluzione digitale sta chiedendo capacità di adattamento ai cambiamenti che incideranno pesantemente sui ruoli, rendendoli sempre più “liquidi”, trasversali e multidisciplinari.

Stante tutto ciò, cade il vecchio paradigma per gli HR manager che recitava: “metti la persona giusta al posto giusto”, per lasciare spazio ad un approccio che deve essere soprattutto misurato, ossia capace di soppesare la portata di ogni cambiamento, e guidato da una visione sistemica, ampia ed integrata, capace di coinvolgere la cultura, i processi, l’organizzazione, le competenze e la tecnologia, per preparare l’organizzazione al futuro.

Fonte utile: http://www.ilsole24ore.com/art/management/2017-08-22/digitale-rivoluzione-necessaria-che-parte-cultura-aziendale-102744.shtml?uuid=AEfkWyFC&fromSearch%20%0b di Gianni Rusconi

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